L’evento si era prefissato l’obiettivo di consegnare agli utenti le nozioni di diritto civile e penale per comprendere ed individuare le responsabilità in cui incorrono nell’esercizio della propria professione. Si è parlato di responsabilità civile, penale e delle leggi attualmente in vigore che consentono l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, passando poi alla legge che regola il diritto al consenso informato e le DAT. Il Risk management nella sanità consiste in un insieme di azioni complesse mirate a migliorare la qualità delle cure sanitarie e garantire la sicurezza del paziente, attraverso l'apprendimento dall'errore. L'errore è una componente ineliminabile della realtà umana, ma può essere fonte di conoscenza e miglioramento per evitare il ripetersi delle circostanze che hanno portato prodursi dello stesso. Al fine di ridurre l'incidenza degli errori, vengono prodotti ed emanati protocolli e linee guida, che coadiuvano i sanitari nelle attività cliniche, riducendo il rischio. Il Risk management deve riguardare tutte le aree in cui l'errore può verificarsi durante il processo clinico assistenziale del paziente, in modo da promuovere una cultura della salute più attenta e vicina al paziente e agli operatori, contribuendo indirettamente alla diminuzione dei costi delle prestazioni, nella riduzione del contenzioso e favorendo la destinazione di risorse per sviluppare organizzazioni e strutture sanitarie più sicure ed efficienti. L’evento si è svolto in una prima parte, dal taglio maggiormente teorico, incentrata sulle seguenti tematiche: il paziente in fase terminale (fasi della malattia, vissuti psicologici correlati); la famiglia/i caregivers del paziente terminale (vissuti psicologici durante le fasi di malattia, azioni e reazioni nei confronti del paziente e degli operatori sanitari); l'operatore sanitario (rischio burnout, vissuti psicologici). Nella seconda parte, più pratica, è stata trattata la comunicazione efficace, specificatamente in ambito sanitario, con la lettura di casi clinici ed una partecipazione attiva degli operatori in formazione tramite il coinvolgimento degli stessi.